Essere imprenditore oggi è un lavoro particolarmente stressante e ancora più
rischioso rispetto al passato. Da un lato l’aumento del costo associato a quasi tutte
le materie prime, inclusa l’energia, impone un controllo di produzione molto
stringente per evitare sprechi, dall’altro l’aumento dei tassi di interesse richiede di
centellinare le richieste di finanziamento esterno per non rimanere troppo sbilanciati
con la leva finanziaria.
Il credito di imposta è uno degli strumenti che può aiutare una piccola e media
impresa, specialmente se focalizzata sull’innovazione e le nuove tecnologie, a
trovare o recuperare risorse economiche attraverso agevolazioni fiscali.
In questo articolo descriveremo in cosa consiste e come funziona il credito di
imposta, daremo un esempio di come può avere un impatto economico sulla vostra
impresa e come sfruttare al meglio le possibilità messe a disposizione dal governo.
Iniziamo.
Che cosa è il credito di imposta
Il credito di imposta non è un finanziamento pubblico, questo deve essere chiarito
subito poiché si tratta del fraintendimento più comune.
Un finanziamento pubblico è una misura in cui, a fronte di un bando di una
Amministrazione, una attività economica può chiedere in anticipo o a rimborso dei
fondi per delle finalità specifiche.
Ad esempio chiedo 500.000 euro per l’acquisto di un macchinario per la produzione
innovativo, l’azienda effettua l’investimento e viene rimborsato attraverso
presentazione di fatture a convalida della spesa.
Il credito di imposta invece funziona in maniera diversa, rappresenta infatti un credito
che l’impresa può vantare nei confronti dello Stato per investimenti fatti a fronte di
alcune attività specifiche previsti da eventuali bandi pubblici. Essendo un credito
verso lo Stato, può essere utilizzato:
● per compensare eventuali pendenze che si hanno verso lo Stato;
● per ridurre i tributi da versare;
● per riceverne il rimborso all’atto della dichiarazione dei redditi.
Quali sono i meccanismi del credito di imposta
Il credito di imposta è un beneficio fiscale che può essere concesso dal governo
centrale o locale. Esso consiste in una percentuale dell’importo dell’investimento che
viene restituito sotto forma di credito d’imposta.
Per poter accedere a questo beneficio, è necessario aderire alle modalità di
asseverazione e di adesione stabilite dall’Amministrazione che ha istituito il credito
d’imposta. In pratica, ciò significa che l’investitore deve dimostrare di aver effettuato
l’investimento nel modo previsto e in conformità alle normative stabilite.
Prima di fare investimenti per la propria impresa, quindi, è necessario informarsi e
capire se è possibile sfruttare eventuali agevolazioni fiscali che possono comunque
essere utili a ridurre l’entità dell’importo da finanziare.
Il credito di imposta che si ottiene non concorre né alla formazione del reddito il fini
IRES ne alla formazione della base imponibile IRAP ed è utilizzabile solo attraverso
compensazione (modello F24) indicando il codice tributo definito nel bando e
rilasciato normalmente dall’Agenzia delle entrate.
Come si calcola il credito di imposta
Vediamo ora un esempio pratico di come può essere calcolato il credito di imposta a
fronte di un bando che prevede la restituzione di un credito di imposta del 40% a
fronte di investimenti in beni strumentali ed accessori per l’impresa focalizzati in
tecnologie digitali fino ad un massimale di 1 milione di euro.
Innanzitutto, prima di effettuare investimenti, sarà necessario valutare attentamente
nel Bando l’elenco delle “Spese Ammissibili” per evitare di investire in un bene che
poi non rientra esattamente nella categoria prevista per l’ammissione al credito di
imposta.
Successivamente si valuta l’importo massimo dell’investimento previsto, in questo
esempio la soglia di un milione non vuol dire che l’impresa non può acquistare beni
che costano di più, ma semplicemente lo Stato garantirà credito di imposta per la
parte di investimento fino ad un milione.
Infine la percentuale indicata rappresenta la percentuale di investimento che si
otterrà come credito di imposta. Quindi prendendo varie casistiche, avremo come
credito di imposta:
● a fronte di un investimento di 200.000 euro, si otterranno 80.000€ di credito di
imposta (200.000×40%);
● a fronte di un investimento di 1.000.000 euro, si otterranno 400.000€ di
credito di imposta (1.000.000€x40%);
● a fronte di un investimento di 2.000.000 euro, si otterranno sempre 400.000€
di credito di imposta (1.000.000×40%; 1.000.000€ di investimenti non coperti
da credito di imposta del Bando).
H2: Come ottenere credito di imposta
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